Lai dell’Ombra di Giada parte 5
– Apprezzo molto Arnaut Daniel e Bernart de Ventadorn, per cominciare… E, tra i più alti nel suo campo… Il magnifico Jaufrè Rudel.. Il cantore dell’amore di lontano.-
– Piace moltissimo anche a me.- rispose la fanciulla con fervore. – Un abilissimo arrangiatore di versi. Superiore, a parer mio, a tanti nostri alati connazionali suoi contemporanei. Tanto nello stile quanto nei contenuti.-
– Ah… Sì…- convenne il poeta, e il suo tono di voce si fece di colpo fioco come un cerino – Potreste togliermi una curiosità? Perdonate la mia audacia. Parlando di contenuti.. Qual è la vostra idea sul concetto che egli ha reso tanto famoso, questo amore di lontano che già per sua dottrina ispira vaghezza e suggestione tutt’a un tratto?-
E intanto pensava ” Gentile fanciulla… Anche solo l’appellarvi in qualche modo mi sconfigge, configgendo ciò che ardo di dire di voi in quel torbido e melmoso ammasso di stenti dove tanto facilmente traggono i versi i mercanti di romanzi d’amore, avete inteso? Quelle opere che vendono tanto e non sfamano nessuno? Più vi guardo e più dallo sguardo che ricevo da voi traspare un comprensorio di soavi bagliori, di lucori fiammanti, di distinte possibilità… ”
– Sono convinta che questi accadimenti siano più comuni di quanto ci si ostini a non voler credere.-
– E se voi veniste mai resa oggetto di un simile amore?-
– Accoglierei con gratitudine le lodi e i complimenti di un’anima tanto benevola e gentile.-
– A tal punto da innamorarvene?-
– Non so se mi arrischierei a raggiungere una simile sponda. Checché ne dicano i filosofi di quella materia, secondo i quali a un cuore gentile debba di norma ritornare, forse moltiplicato, quel tipo di amore cui egli mena vanto di provare e che lo porta a percepire in eguale misura gioia e dolore. Per quanto possa essere nobile e suggestiva l’idea, resto comunque convinta che a dare un supporto tenace e fecondo, forte, fisso, senza fischi né crepe né rotture impreviste, sia nient’altro che una questione di condivisione di affetti e di progressiva ricerca. Per quanto sia possibile se non addirittura richiesto, a una persona, di cadere sotto il giogo della passione d’amore.-
– Dite dunque voi che non si può amare una persona se prima non la si ha conosciuta?-
– In parte, messere, ma vi prego… Non pensiate che in quello che ho appena detto sia racchiusa una verità data una volta per tutte. La questione è così complessa e ramificata… Un uomo di lettere come voi saprà senz’altro di che cosa sto parlando.-
Che dissertazioni…mi piace questo tuo raccontare con parole d’altri tempi…aspetto di leggerti ancora
Ti ringrazio Tina, in poesia la bellezza non si avvale di strutture temporali, un abbraccio!
Fammi conoscere questi due personaggi, così che possa portarli con me all’esame di filologia romanza 😅
Bello scritto, complimenti..
Ahinoi, filologia romanza! Materia dura. Ho tanti ricordi dolorosi a proposito di quell’esame.. xD
Grazie mille!
Buona giornata!
Che pagina interessante…ottima dissertazione in merito…bravissimo
Grazie Jalesh! Un abbraccio!
Bravo! 65Luna
Grazie! 🙂
Sicuramente pagina coinvolgente: si attende il seguito con ansia, Stefano…
Ros