Lui collezionava mari acerbi e pulsioni fuori campo. La storia lo aveva colto sulla mezzaria dei suoi anni, di certo in quell’età che la vita appare ancora un frutto da gustare.
A dispetto dell’età, il suo portamento giovanile lo faceva accettare ovunque, con quel sorriso che ti faceva stare bene e dissolveva ogni rabbia. Lui era quieto, moderato ed entusiasta della vita. Lo vedevi passeggiare fischiettando come un garzone di un fornaio, con un umore equilibrato, tendente al massimo. Un vero amore, pensava Lucia che quando lo incrociava per strada iniziava a sospirare con una frequenza che avresti detto indotta da farmaci. E sì, i sospiri volavano, scivolavano sul suo viso sorridente e terminavano sulla pagina che compitava parole, nero su bianco, per terminare questa storia, un vero post con le parole guidate: dispetto, bene, rabbia, umore, amore.
Foto tratta dal Web (Humphrey Bogart)
Mi piace questo tuo scrivere….sempre molto originale….e dì la verità queste parole guidate a volte ti aiutano a scrivere meravigliose mini storie, vero?? Buona serata bisous
Sì, Jalesh, occorre uscire dalla gabbia e le parole guidate sono una sfida in tal senso. Il problema è che una volta usciti dalla gabbia si è ancora dentro lo zoo… 🙂
🙂
Sempre diverso, sempre originale, sempre godibili i tuoi racconti, sono solo cinque parole ma tu
hai fatto un piccolo capolavoro…..bravo…bravissimo
Grazie Tina, un saluto 🙂
Ha ragione Tina… un piccolo capolavoro con la chiusa bellissima e originalissima ciao Marina
In realtà non sapevo come finire la storia e allora… ecco la storia nella storia (le 5 parole)
Ciao Marina, un saluto 🙂
Rinaldo, sei sempre unico ….Bravissimo è poco 🙂
Proprio vero, Rinaldo: le parole guidate “sono una sfifa” e ne vengono fuori delle piccole perle, come questo brano…
Ros
Originalissimo come sempre …. un vero piacere leggerti caro Rinaldo !