Maggese.
In questo vivere breve,
distratto e sciatto,
tra le emozioni in saldo
e l’alibi della fretta,
scelgo il silenzio e la fatica,
smuovendo a lungo,
nelle ore vespertine,
le zolle dure
del mio cuore verde
per non farlo invecchiare
senza promesse
di nuovi frutti
e di profumi sconosciuti.
Affido con pazienza
ai suoi spazi a maggese
la scommessa
d’un più intenso sentire
e quei più veri sussulti
che se ne ridono
del tempo che passa
e che non smettono
di sbocciare parole.
Bentornata Paola felice di rileggerti….stupendi versi che descrivono un momento della vita un pò in declino…..ma cmq è una fase che dobbiamo affrontare con serenità…e meno male che siamo qui ad affrontarla….e meno male che sgorgano ancora le parole….bellissima straordinaria la chiusa
P.S. se ti aggrada il tema settimanale sulla fotografia mi piacerebbe ammirare alcuni dei tuoi splendidi scatti…bisous
Grazie, cara Jalesh e grazie a tutti per la vostra calda ospitalità. per la foto che ti posto dopo, non son sicura di indovinare il tema, ma la musica che hai scelto, del mio gruppo preferito, mi fa pensare all’infinità del cielo.
“non” son sicura… ovviamente.
non ti conosco ma i tuoi versi sono bellissimi complimenti Marina
Contenta, cara Paola, di rileggerti! Il tuo brano, con metafore ben congegnate, ha delineato il cammino, sia pur breve, di un’esistenza che, nonostante “in declino” continua a… “sbocciar parole”… Splendida chiusa
Ros
Che bello rileggerti…mancavi da un po’, bellissimi questi tuoi versi, una chiusa molto bella…bravissima